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In una pentola molto capiente portate ad ebollizione dell’acqua e tuffatevi dentro le granseole. Coprite velocemente con il coperchio e lasciate bollire a fuoco medio per 10 minuti.
Lasciate raffreddare le granseole nell’acqua di cottura, quindi prendetene una, afferrate con una mano il guscio dorsale e con una le zampe: tirate delicatamente cercando di staccare il dorso e di conservarlo intero. Lavate il guscio con dell’acqua calda e mettetelo da parte, servirà come coppetta per presentare la granseola.
Con l’aiuto di uno schiaccianoci spezzate le zampe e le chele, estraete la polpa e raccoglietela in una terrina. Pulite e raccogliete la carne rimasta sulla corazza ventrale e aggiungetela a quella delle chele. Procedete così con le granseole rimaste, badando a prendere dalla pentola solo la granseola che dovete pulire e lasciando le altre nell’acqua.
Condite la polpa con olio, sale e pepe, mescolate bene e distribuite in parti uguali nei sei gusci che avevate messo da parte. Spolverate con il prezzemolo tritato e servite.
Le granseole sono dei crostacei molto delicati e bisogna seguire delle semplici regole per non ritrovarsi dei gusci vuoti invece di un succulento antipasto.Per prima cosa, quando le andate a comprare prendete solamente quelle vive. Preferite sempre quelle che si presentano a pancia all’aria, quelle che son messe a pancia in giù di solito non sono troppo fresche (sennò scapperebbero!) ma soprattutto tendono a perdere più facilmente i liquidi, quindi sono molto più vuote.La stagione migliore per le granseole è la primavera: hanno la polpa molto più ricca. Si dice anche che comprandole in periodo di luna crescente, saranno più carnose. Dopo averle bollite, lasciatele raffreddare nel liquido di cottura.
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