short
short
Fate la fontana con la farina setacciata con un pizzico di sale, ponete al centro il lievito sciolto in poco latte tiepido, le patate schiacciate e passate al setaccio, lo zucchero, la scorza di limone e cominciate ad impastare con il latte tiepido, incorporandone tanto quanto basta per ottenere un impasto liscio e morbido ma non appiccicoso.
Avvolgete in uno strofinaccio leggermente infarinato e fate lievitare in luogo caldo e riparato dalle correnti d’aria sino al raddoppio del volume dell’impasto.
Prelevate quindi con un pizzico di indice e pollice dei mucchietti di impasto grossi quanto una pallina da golf, date loro una forma rotonda a polpetta e fate friggere in abbondante olio caldo.
A piacere riempite di ricotta di pecora lavorata con lo zucchero oppure di crema pasticcera e spolverizzate di zucchero a velo.
Per questa ricetta delle sfince di San Giuseppe si ringrazia la signora Franca Misuraca di Alcamo in provincia di Trapani per averci gentilmente fornito questa ricetta di famiglia.L’etimologia della parola “sfincia” rimanderebbe alla spugna, lat. “spongia”, ad indicare la particolare sofficezza della frittella. Sempre per San Giuseppe ad Alcamo si preparano due tipi di biscottini: i “cuciddàti”, sorta di taralli impastati semplicemente con acqua, farina e sale, che le bambine portano come braccialetti, ed i “Bastoni di San Giuseppe”, fatti con lo stesso impasto.
Você deve estar autenticado para publicar um comentario